E’ passato un anno da quando io e Angelo siamo entrati nel Club “Il Germoglio”.
Io, prima di accedere al gruppo ero disperata, perché Angelo beveva e il nostro rapporto si era incrinato. Frequenti erano i litigi, lui nascondeva il vino ed io, se lo trovavo, lo versavo nello scarico del lavandino.
Avevo chiesto alla psichiatra che mi seguiva di indicarmi a chi dovevo rivolgermi per il problema dell’alcol e lei mi aveva indicato il NOA di Montichiari.
Ma non era solo il problema di mio marito e l’alcol, era soprattutto il nostro rapporto in discussione ed io non ne potevo più.
Cercai in internet e trovai l’ACAT di Brescia, l’associazione Club alcolisti territoriali, lessi del Dott. Hudolin psichiatra e del suo metodo. Inoltre visto che il dott. Hudolin aveva lavorato anche a Trieste, collegai questo al dott. Basaglia, lo psichiatra che, con la sua legge del 1978, fece aprire i manicomi dove erano internati i malati psicopatici.
Io che da tempo soffro di depressione so cosa vuol dire sentirsi fragili e non posso immaginare quale e quanta sofferenza possano aver vissuto quelle persone emarginate in manicomi senza contatti con i propri cari, costrette a rigide regole e punizioni che non rispondevano certo ai loro bisogni ed al loro diritto di esistere.
Dunque quanto potei leggere del Dott. Hudolin e del suo metodo utilizzato nei Club mi convinse subito. Mandai una mail all’ACAT di Brescia. Mi rispose Bruno, Servitore Insegnante del Gruppo “Il Germoglio” di Montichiari che mi rassicurò. Lo incontrai poco dopo per il colloquio insieme ad Angelo, mio marito.
Eravamo nel gennaio 2019 quando iniziammo a partecipare al Gruppo.
Nel primo incontro tutti i partecipanti si presentarono, uno alla volta, facendoci partecipi del loro vissuto in relazione alla propria dipendenza o al rapporto con l’altro.
Mi sentii subito dentro anche se non riuscì a dire una parola. Più tardi chiesi a Maura come aveva vissuto il suo rapporto con Cristiano che beveva, fu lui a raccontare più tardi che quando era all’ospedale per problemi al fegato, aveva notato che la moglie non portava più la fede nuziale. Maura nel frattempo però aveva continuato a frequentare il gruppo. Ora sembrano entrambi abbastanza sereni.
Noi proseguimmo il nostro cammino: Angelo si era impegnato a non bere, però una volta
cadde e i giorni di astinenza ritornarono a zero. Durante il percorso di astinenza Angelo era molto nervoso e si scaricava spesso su di me, io stavo male, lui sembrava fregarsene, tra noi non c’era più niente. Poi soprattutto io non lo sopportavo più.
Andavamo al gruppo e mi dava fastidio quando Angelo parlava.
Tante volte ho pensato che non potevamo più stare insieme. Io pensavo al fiume! Avevo bisogno di un abbraccio e lo chiedevo a chi incontravo.
Ma, Bruno, Claudio, Anna, Alex, Maura, Cristiano, Fabrizio, Roberto, Mirko e gli altri c’erano e
insieme siamo andati avanti…
C’è stato anche chi ha raggiunto ottimi risultati. Bravo Claudio.
Dunque un anno è passato ed anche se il periodo di astinenza di Angelo non è stato facile, da qualche tempo anche per noi è tornato il sereno ed io ne sono molto contenta.
Grazie a Bruno ed a tutti i cari compagni sulla strada del cambiamento, a Carlo, a tutti gli Amici dell’ACAT e soprattutto alle grandi intuizioni del Dott. Hudolin.
Continueremo insieme!
Bedizzole, 30/04/2020
Agnese